Flavia Mahnic

Sono appena andata in pensione dopo aver trascorso 35 anni della mia vita come fisioterapista lavorando in un centro di riabilitazione per invalidi, incontrando quotidianamente pazienti con problemi neurologici di vario genere, pazienti con malattie reumatologiche o ortopediche.

Nel 1988 mi sono specializzata nel campo della riabilitazione e cura dei danni perineali, formazione avvenuta presso la pionieristica scuola del dott. Paolo Di Benedetto, fisiatra e neurologo di Udine.

Dal 1989 ad oggi ho seguito pazienti con problematiche perineali, sia nel lavoro come dipendente che come libero professionista, attività che continuo anche attualmente. 

La formazione come counselor gestaltico che intrapresi presso l’Istituto di Bioenergetica e Gestalt di Torino terminata nel 2004, stravolse il mio modo di lavorare e di essere fisioterapista mettendo in crisi la personalità di “colei che cura”. Il disturbo o problema fisico che la persona portava in seduta, nel momento in cui entravamo in contatto, iniziò ad essere osservato e valutato come un fenomeno che aveva senso per quella persona, originatosi all’interno di una esperienza nel corso della sua vita.

Dopo anni di lavoro ed esperienza diretta con le problematiche pelvi-perineali, per scelta opero esclusivamente con la chinesiterapia e dopo l’approfondimento delle competenze neurofisiologiche degli organi e delle funzioni che gravitano attorno agli sfinteri ed agli organi genitali, posso sostenere una persona ad esplorare il significato ed il linguaggio corporeo racchiuso nel movimento che risiede in questo luogo spesso poco conosciuto del nostro 

corpo.

Possiamo osservare ad esempio come l’ano, o lo sfintere dell’uretra, o il muscolo bulbo-cavernoso possano contrarsi e restare contratti in modo inconsapevole. Scoprire il senso di ciò che avviene è il primo passo.

In questi incontri inevitabilmente emergono temi legati alla sessualità. Esplorare le sensazioni ed il movimento dei muscoli perineali e coglierne il senso può condurre a fare delle scoperte e delle riflessioni sul loro significato. Ciò che avviene e si svela in seduta può condurre un individuo a cercare sostegno in altre figure professionali per approfondire sia tematiche introspettive che di relazione di coppia. L'obiettivo è quello di migliorare o ricercare un benessere psico-corporeo.


Il mio è quindi un lavoro che scende profondamente nel dettaglio delle percezioni, sostenuto dalla qualità del setting nel rispetto dell’intimità e può condurre ad esplorare in modo sottile ed approfondito lati non conosciuti di noi. Frequentemente opero in modo coordinato e connesso con molte figure professionali con cui è fondamentale mantenere un dialogo ed una collaborazione, farlo in un ambiente dove la Gestalt è il linguaggio comune per me è un sogno ora realizzato.Sono pronta, nonostante o grazie alla mia età, ad un’espansione professionale che alimenti l’energia, l’entusiasmo, la curiosità e la passione che questo aspetto del mio lavoro mi trasmette e a collaborare con il mondo che gravita attorno al tema della sessualità e a coloro che dimostrino interesse per il mio approccio.

Siamo un gruppo

Flavia Mahnic

Sono appena andata in pensione dopo aver trascorso 35 anni della mia vita come fisioterapista lavorando in un centro di riabilitazione per invalidi, incontrando quotidianamente pazienti con problemi neurologici di vario genere, pazienti con malattie reumatologiche o ortopediche.

Nel 1988 mi sono specializzata nel campo della riabilitazione e cura dei danni perineali, formazione avvenuta presso la pionieristica scuola del dott. Paolo Di Benedetto, fisiatra e neurologo di Udine.

Dal 1989 ad oggi ho seguito pazienti con problematiche perineali, sia nel lavoro come dipendente che come libero professionista, attività che continuo anche attualmente. 

La formazione come counselor gestaltico che intrapresi presso l’Istituto di Bioenergetica e Gestalt di Torino terminata nel 2004, stravolse il mio modo di lavorare e di essere fisioterapista mettendo in crisi la personalità di “colei che cura”. Il disturbo o problema fisico che la persona portava in seduta, nel momento in cui entravamo in contatto, iniziò ad essere osservato e valutato come un fenomeno che aveva senso per quella persona, originatosi all’interno di una esperienza nel corso della sua vita.

Dopo anni di lavoro ed esperienza diretta con le problematiche pelvi-perineali, per scelta opero esclusivamente con la chinesiterapia e dopo l’approfondimento delle competenze neurofisiologiche degli organi e delle funzioni che gravitano attorno agli sfinteri ed agli organi genitali, posso sostenere una persona ad esplorare il significato ed il linguaggio corporeo racchiuso nel movimento che risiede in questo luogo spesso poco conosciuto del nostro 

corpo.

Possiamo osservare ad esempio come l’ano, o lo sfintere dell’uretra, o il muscolo bulbo-cavernoso possano contrarsi e restare contratti in modo inconsapevole. Scoprire il senso di ciò che avviene è il primo passo.

In questi incontri inevitabilmente emergono temi legati alla sessualità. Esplorare le sensazioni ed il movimento dei muscoli perineali e coglierne il senso può condurre a fare delle scoperte e delle riflessioni sul loro significato. Ciò che avviene e si svela in seduta può condurre un individuo a cercare sostegno in altre figure professionali per approfondire sia tematiche introspettive che di relazione di coppia. L'obiettivo è quello di migliorare o ricercare un benessere psico-corporeo.


Il mio è quindi un lavoro che scende profondamente nel dettaglio delle percezioni, sostenuto dalla qualità del setting nel rispetto dell’intimità e può condurre ad esplorare in modo sottile ed approfondito lati non conosciuti di noi. Frequentemente opero in modo coordinato e connesso con molte figure professionali con cui è fondamentale mantenere un dialogo ed una collaborazione, farlo in un ambiente dove la Gestalt è il linguaggio comune per me è un sogno ora realizzato.Sono pronta, nonostante o grazie alla mia età, ad un’espansione professionale che alimenti l’energia, l’entusiasmo, la curiosità e la passione che questo aspetto del mio lavoro mi trasmette e a collaborare con il mondo che gravita attorno al tema della sessualità e a coloro che dimostrino interesse per il mio approccio.

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